Bomba

Tutti ad un certo punto della vita hanno un’esplosione. Un Big Ben.
Un boato. Uno schiaffo in piena faccia, e le orecchie fischiano. Per molto.
Quando capì che comunque non era morto cercò le forze per destarsi.
Mosso dal panico corse urlando a destra e sinistra senza però scorgere orecchie ad ascoltarlo.
Per difendersi dalla paura il cervello rilascia un ormone chiamato adrenalina che permette al corpo e a tutti i 5 sensi di utilizzare energie che in realtà non ha.
Ecco, quando il corpo è esausto la mente non ha più forza per avere paura e il panico cessa.
Proprio in quell’istante mise insieme quei pochi indizi che aveva, si rimise in piedi e guardò il suo corpo tumefatto e ricoperto di schegge.
“Ok” pensò “se l’obiettivo è restare in vita, non ho scelta, se non sopravvivere”.
Rimase stupito quando scoprì che le schegge non venivano via semplicemente tirando. Ogni lama. Ogni ferita era una danza.
E più curava, più il dolore era profondo. Pensò addirittura di abbandonarsi, se tanto il destino era la morte. Ma quando si sdraiò, per non morire in piedi, fece cadere tante di quelle schegge che per un attimo riconobbe il proprio corpo. Quello del bambino che fu, e dell’uomo che era.
Sdraiato a terra. Nel punto più in basso della sua anima vide qualche piccolo pezzo ricomporsi. Rimaneva il dolore, ma nasceva anche la pace. Il bianco e il nero.